Sognare ad occhi aperti

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    CHIEDO SCUSA IN ANTICIPO PERCHE' GIA' SO CHE STO PER SCRIVERE IL SEQUEL DELLA DIVINA COMMEDIA XD

    *Srotola papiro*
    Salve a tutti, io ho un.. ''problema''? Oddio forse non è un problema, ma.. a giudicare dalle conseguenze che ha, potrebbe esserlo.
    Ho una fervida fantasia dalle note molto infantili, ho una passione per i cartoni animati (anime giapponesi) e questi fanno spesso parte dei miei sogni ad occhi aperti. Il problema è questo: tendo a chiudermi nel mio ''magico mondo'' come fossi una bambina che si costruisce da sola un luogo immaginario tutto suo dove trascorrere il tempo (fantasticando, s'intende). Tendo ad idealizzare tutto della realtà soprattutto l'amore e questa cosa mi porta a non apprezzare abbastanza il mondo che mi circonda; vado all'esasperata ricerca di un mondo reale che rispecchi quello ''virtuale'' della mia fantasia ma dato che ciò non è possibile mi sento insoddisfatta della mia vita, di quello che ho, e mi sento sempre mancare qualcosa.
    Questa mia caratteristica diventa sempre più marcata e il mio sognare sempre ad occhi aperti sta finendo per occupare la mia vita reale; spesso in situazioni normali preferisco fissare il vuoto e ignorare chi o quello che mi circonda per potermi immergere nelle mie fantasticherie. Spesso desidero non essere dove sono, ma essere nella mia stanza a mettere per iscritto tutta la storia che ho costruito mentalmente (mi piace scrivere racconti).
    Forse sognare e fantasticare possono essere un pregio perchè non tutti sono dotati di questo tipo di fantasia e non tutti sono in grado di vedere grandi cose in quelle più piccole e banali. Inoltre il sognatore è sempre avvantaggiato nell'affrontare la cruda realtà in quanto riesce a crearsi un mondo parallelo dove non soffre e si disintossica dai mali che lo circondano. Però insistere troppo su questa linea porta a confondere realtà e fantasia e a non essere più in grado di stare coi piedi per terra. Credo proprio che a me sia successo - già da parecchio tempo - e adesso sta peggiorando.
    Il fatto che stia peggiorando l'ho potuto constatare soprattutto dalla mia recente insoddisfazione nei confronti del mio ragazzo col quale sto da due anni e tre mesi: non che io desideri qualcun altro, ci mancherebbe, anzi, non mi piace nessuno e non mi interessa nessuno al di fuori di lui... nella realtà, però. Nel mondo virtuale, invece, tendo ad idealizzare personaggi degli anime come perfetti e a pensare che vorrei tanto il mio ragazzo fosse come loro (maggiormente sul punto di vista fisico). Non voglio un altro ragazzo, voglio che il mio sia come loro. Però lui non lo è, forse potrebbe esserlo ma 1. non posso fargli una richiesta del genere e 2. lui probabilmente non accetterebbe nemmeno, anzi forse si arrabbierebbe parecchio. °-°
    In sostanza penso di essere pazza. ù_ù No, scherzo xD Sul serio non mi prendete per pazza, ma io veramente vivo tutto questo profondamente e seriamente °__° e la cosa mi preoccupa...
     
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    penso che questo topic sia più adatto alla sezione psicologia che sogni :ehm:

    E sia chiaro che non ti sto dando della pazza, assolutamente.
    Penso che questo tuo modo di fare sia la conseguenza di qualche piccolo trauma.. niente di esageratamente plateale, non so magari da bambina a scuola tendevano a metterti da parte e tu ti sei creata un mondo tuo dove ti sentivi bene e non esclusa. E se questo comportamento non viene cambiato nell'infanzia (cioè nessuno ti ha spronata a giocare con bambini "reali" piuttosto che con quelli della tua fantasia), vi sono conseguenze nella vita adulta.
    Ora questo è un esempio, non conoscendoti era un'ipotesi buttata lì ;) pensaci un po' su.. da dove ha avuto inizio questo "problema"?

    Avere una buona fantasia non è un male, anzi! Secondo me rende artisti le persone. Bisogna però saper dividere la realtà dalla fantasia e non far prevalere la seconda sulla prima.
    Forse dovresti fare qualche seduta con uno psicologo che di sicuro saprà come aiutarti :) e anche qui ci tengo a precisare che il mio consiglio non vuole essere un'offesa, credo molto nel lavoro degli psicologi (che NON curano i pazzi come molti credono -.-") ma semplicemente ci aiutano a leggerci dentro e a superare problemi che da soli non siamo in grado di fare.
     
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    Forse dovresti fare qualche seduta con uno psicologo che di sicuro saprà come aiutarti :) e anche qui ci tengo a precisare che il mio consiglio non vuole essere un'offesa, credo molto nel lavoro degli psicologi (che NON curano i pazzi come molti credono -.-") ma semplicemente ci aiutano a leggerci dentro e a superare problemi che da soli non siamo in grado di fare.

    Sono pienamente daccordo. :)
     
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    Penso che questo tuo modo di fare sia la conseguenza di qualche piccolo trauma.. niente di esageratamente plateale, non so magari da bambina a scuola tendevano a metterti da parte e tu ti sei creata un mondo tuo dove ti sentivi bene e non esclusa. E se questo comportamento non viene cambiato nell'infanzia (cioè nessuno ti ha spronata a giocare con bambini "reali" piuttosto che con quelli della tua fantasia), vi sono conseguenze nella vita adulta.
    Ora questo è un esempio, non conoscendoti era un'ipotesi buttata lì pensaci un po' su.. da dove ha avuto inizio questo "problema"?

    Hai ragione probabilmente è la conseguenza della solitudine, un problema che ho affrontato in passato, soprattutto alle medie. Da piccola avevo delle amichette con cui giocare ma non così spesso, se non andavo a casa loro ero costretta a giocare da sola a casa, i miei lavoravano tutto il giorno e mio fratello era più grande e solitario. Ma il peggio è stato dalle medie in poi, effettivamente il mio mondo immaginario ha rappresentato per anni l'unica cosa che avevo.
    Riguardo il consiglio dello psicologo non lo prendo assolutamente a male anzi già ho pensato diverse volte di andarci per diversi problemi che tra l'altro sono tutti legati sempre allo stesso trauma della solitudine avuto da adolescente.
    Temo però che i miei non prendano seriamente in considerazione questa idea se gliela dicessi e io non avendo mai parlato molto di me con loro non ho alcuna intenzione di raccontargli del mio problema, quindi.. mi sa che devo arrangiarmi da sola.



    PS. se la sezione è sbagliata, spostate pure la discussione!
     
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    CITAZIONE (Ojamajo Aiko Senoo @ 10/2/2011, 18:35) 
    Temo però che i miei non prendano seriamente in considerazione questa idea se gliela dicessi e io non avendo mai parlato molto di me con loro non ho alcuna intenzione di raccontargli del mio problema, quindi.. mi sa che devo arrangiarmi da sola.[/color]

    be' nei consultori (che io sappia) ci sono degli psicologi e ci puoi andare da sola senza dover pagare.. o al CUP della tua città, si paga solo il ticket (che penso sia sui 20 euro).. informati un po' :)
     
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    molto saggio

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    Credo che la cosa non sia da sottovalutare, per questo ti inviterei a parlarne con uno spicologo che può aiutarti ad arrivare alla radice del problema analizzando lo stesso fino a risolverlo.

    Però penso anche che sia una buona cosa il fatto che riesci a riconoscere che è un problema per te. E' già un passo avanti.
    Ora tutto sta nel riuscire a ricevere il giusto aiuto..non aspettare troppo tempo.
    Per esperienza posso dire che lasciare macerare le cose non va affatto bene. Si insinuano in te e poi è più difficile riuscire a venirne a capo, percui approfitta del valido aiuto di un esperto.
     
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5 replies since 10/2/2011, 01:21   105 views
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