...NOI... (amore, relazioni, sessualità, sogni, religione, grafica, skin)

Posts written by Fæderys

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    E quindi cosa avrebbero dovuto fare? Lasciarla marcire lì? ^^’’
    Questo discorso del “avrebbe fatto bene a starsene a casa sua” io proprio non lo concepisco.
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    Io sono del parere che andava liberata, e son contenta che così sia stato.
    Che poi si sia convertita all’Islam e abbia cambiato nome perché costretta o per sua volontà questo non penso lo sapremo mai, ma non penso sia nemmeno così rilevante per noi.
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    Nuvolosissimo!
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    Un figlio di nome Erasmus
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    Crazy night - festa col morto
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    Non avevo mai commentato, ne approfitto adesso :D
    Sono stata a Monaco nel dicembre 2017 per l'Immacolata in occasione dei mercatini di Natale...un fine settimana magico! L'atmosfera natalizia si respirava in ogni angolo del centro, con i baracchini in legno che servivano vin brulè nelle tazze (molto carino il fatto che potevi tenerti la tazza come ricordo, lasciando loro i soldi della cauzione), mille luci e il profumo del cibo *-*
    Essendo stati solo un paio di giorni non abbiamo avuto modo di visitare molto oltre ai mercatini, ma ci tenevo ad andare al Deutches Museum e infatti mezza giornata l'abbiamo passata lì...mi ha lasciata davvero senza fiato, c'era davvero di tutto. Il secondo giorno invece ci siamo allontanati un pochino e abbiamo visitato l'ex campo di concentramento a Dachau, una visita molto suggestiva e toccante.
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    Ma
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    Solitamente io le faccio un regalo, quest'anno le ho preso l'azalea dell'AIRC tramite Amazon e dovrebbe arrivarle in questi giorni :) un piccolo pensiero a distanza, visto che non la vedo da 4 mesi e chissà quando la rivedrò! ^^
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    Vero se sei alla ricerca di fiori duraturi non so quanto questa pianta possa essere adatta...la sua fioritura è davvero breve, giusto un paio di settimane da quel che ho potuto vedere! Poi forse dipende anche da quanto è esposta al sole diretto, magari la mia non è ben messa e quindi la fioritura dura poco...però è sicuramente una pianta resistente! :D
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    Le orchidee piacciono molto anche a me, anche se son davvero molto delicate e vanno curate meticolosamente...però non mi dispiacerebbe affatto averne una in casa (Estel permettendo! XD)
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    La festa della mamma è una ricorrenza civile in alcuni Paesi del mondo, celebrata in onore della figura della madre, della maternità e dell'influenza sociale delle madri.
    Non esiste un unico giorno dell'anno in grado di accomunare tutti gli Stati in cui l'evento è festeggiato: in quasi due terzi di questi Paesi la festa è celebrata nel mese di maggio, mentre circa un quarto di essi la festeggia a marzo.
    In Italia la festa cade la seconda domenica di maggio. In gran parte degli Stati europei, negli Stati Uniti, in Giappone, in Australia e in numerosi altri Paesi la festa cade nella seconda domenica di maggio; a San Marino si festeggia il 15 marzo; in Spagna e Portogallo la prima domenica di maggio; nei paesi balcanici l'8 marzo; in molti paesi arabi la festa cade invece nel giorno dell'equinozio di primavera.

    Storia

    Ci sono diverse antiche celebrazioni che in qualche maniera possono essere paragonate alla festa della mamma, ma non sono correlate alla celebrazione moderna. Ad esempio, in Italia fu celebrata il 24 dicembre 1933 la Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo, nel quadro della politica della famiglia del governo fascista. Nell'occasione vennero premiate le madri più prolifiche d'Italia. La data era stata scelta in connessione con il Natale. Questa celebrazione, però, non può essere vista come l'inizio della festa della mamma in Italia, perché fu una celebrazione una tantum e perché gli intendimenti erano in parte diversi.

    In Italia
    La festa della mamma come la si intende oggi è nata invece a metà degli anni cinquanta in due diverse occasioni, una legata a motivi di promozione commerciale e l'altra invece a motivi religiosi.
    La prima risale al 1956, quando Raul Zaccari, senatore e sindaco di Bordighera, in collaborazione con Giacomo Pallanca, presidente dell'Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia, prese l'iniziativa di celebrare la festa della mamma a Bordighera, al Teatro Zeni; successivamente la festa si svolse al Palazzo del Parco.

    La seconda risale all'anno successivo e ne fu protagonista don Otello Migliosi parroco di Tordibetto di Assisi, in Umbria, il 12 maggio 1957. L'idea di don Otello Migliosi fu quella di celebrare la mamma non già nella sua veste sociale o biologica ma nel suo forte valore religioso, cristiano anzitutto ma anche interconfessionale, come terreno di incontro e di dialogo delle varie culture tra loro: il suo tentativo è stato ricordato, in due contributi, anche dal quotidiano vaticano.[3] Da allora, ogni anno, la parrocchia di Tordibetto celebra ufficialmente la Festa con importanti manifestazioni a carattere religioso e culturale. Sempre a Tordibetto è localizzato, unico in Italia, un "Parco della Mamma", progettato dall'architetto assisano Enrico Marcucci intorno ai resti dell'antica chiesa di Santa Maria di Vico, con al centro una statua della maternità, opera dello scultore Enrico Manfrini.

    Il 18 dicembre 1958 Raul Zaccari - insieme ai senatori Bellisario, Baldini, Restagno, Piasenti, Benedetti e Zannini - presentò al Senato della Repubblica un disegno di legge tendente a ottenere l'istituzione della festa della mamma. L'iniziativa suscitò un dibattito in Senato, che si prolungò anche nell'anno successivo: alcuni senatori ritenevano inopportuno che sentimenti così intimi fossero oggetto di norma di legge e temevano che la celebrazione della festa potesse risolversi in una fiera di vanità.

    La festa comunque prese ugualmente campo in tutta Italia, e, secondo alcune fonti, fu celebrata inizialmente l'8 maggio (in concomitanza con la Festa della Madonna del Rosario di Pompei) e in un successivo momento la data fu spostata alla seconda domenica di maggio. Secondo altre fonti, invece, la festa fu sempre celebrata, come anche attualmente si fa, nella seconda domenica di maggio.

    In questa occasione, i bambini offrono regali alle loro madri, come disegni o altri lavoretti, che molto spesso hanno realizzato a scuola; comune è anche l'usanza di recitare poesie dedicate alla mamma, anch'esse studiate a scuola.

    In altri Paesi
    Negli Stati Uniti nel maggio 1870, Julia Ward Howe, attivista pacifista e abolizionista, propose di fatto l'istituzione del Mother's Day for Peace (Giornata della madre per la pace), come momento di riflessione contro la guerra, ma l'iniziativa non ebbe successo.

    Anna Jarvis celebrò la festa moderna Mother's Day (Giornata della madre) per la prima volta nel 1908, sotto forma di un memoriale in onore di sua madre, un'attivista a favore della pace. La celebrazione di Jarvis si diffuse e divenne molto popolare, tanto che fu ufficializzata dal presidente Woodrow Wilson nel 1914, quando il Congresso deliberò di festeggiarla la seconda domenica di maggio, come espressione pubblica di amore e gratitudine per le madri. Con l'andare del tempo questa festività si è evoluta in una festa commerciale, il cui volume di affari è superato solo dalle festività natalizie.

    La festa venne introdotta nel 1917 in Svizzera, nel 1918 in Finlandia, nel 1919 in Norvegia e in Svezia, nel 1923 in Germania e nel 1924 in Austria. Successivamente molti altri Paesi introdussero anch'essi la ricorrenza.

    Fonte

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    Voi festeggerete? Avete fatto un regalo alle vostre mamme? :)
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    Ce l’ho anche io in balcone, è l’unica pianta sopravvissuta negli anni proprio perché non richiede molte cure :D ogni tanto la annaffio, quando fa molto caldo e vedo che il terriccio è secco, ma solo in estate perché in inverno si prende già l’acqua piovana ^^
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    Fiorisce in marzo il Sedum palmeri, una graziosa succulenta (appartenente alla famiglia delle Crassulacee) che non ha bisogno di nulla, tanto che ci si può dimenticare perfino di annaffiarla e sicuramente si avrà lo stesso una ricca fioritura.

    Il Sedum palmeri è la classica pianta da balcone "trascurato", ossia quella che viene regalata o ereditata, piazzata sul balcone e completamente dimenticata, come se fosse un oggetto qualsiasi, ma al momento giusto si riempie inaspettatamente di fiori gialli, facendosi finalmente notare, almeno per qualche settimana.

    Com'è fatto
    Arbusto perenne dai fusti lignificati lunghi fino a 40 cm, ben ramificati, ornati all’apice da rosette di foglie piccole, verde glauco, spatolate e appiattite, che si arrossano ai bordi con il freddo. In febbraio-aprile i rami emettono corti steli apicali che portano infiorescenze a cima di fiori stellati color giallo intenso, durevoli.

    Dove e come coltivarlo
    Originario dell’emisfero boreale, è coltivabile in tutta Italia, sia in vaso sia in piena terra, senza limitazioni termiche. Preferisce il pieno sole ma tollera la mezz'ombra, dove fiorisce un po’ meno. Sopporta temperature comprese tra –25 e +40 °C, i venti freddi e quelli salmastri.
    Può vivere anche in ciotola, ed è meglio farla “stare stretta”; si rinvasa ogni 4-5 anni in marzo-aprile, comunque dopo la fioritura.
    La terra deve essere drenata, a base di terra o torba e sabbia grossolana in parti uguali; vive bene anche in terra argillosa, sassosa o molto povera.
    Può vivere benissimo anche solo con l’acqua piovana, ma se si desidera la certezza della fioritura, va annaffiato moderatamente ogni 10-15 giorni in estate se non piove e ogni 30 negli altri mesi, inverno escluso.
    Per il concime vale lo stesso discorso dell’acqua, eventualmente somministrare tra aprile e agosto, una volta al mese, un prodotto per piante grasse nell'acqua d’annaffiatura. Dopo la fioritura recidere alla base i fusticini fiorali.
    Si moltiplica per talea di ramo prelevato in primavera.
    Pressoché inattaccabile dalle avversità, con l’eccezione del marciume radicale conseguente a un substrato troppo umido.

    Fonte
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    La vediamo nei giardini, nei muri con i loro colori bianco, rosa, arancio, rosso, viola, decora come poche altre, è la Bougainvillea (la trovi in giro anche con la variante di nome Bouganvillea, Buganvillea, Bouganville, o Buganville), una pianta rampicante dalla crescita rapida che garantisce un’abbondanza di colore molto a lungo.
    Ha bisogno di molto sole, temperature calde e umidità ambientale; questo limita la sua coltivazione ma nessuno sa resistere a provarci.
    La sua bellezza non risiede nei fiori, ma nelle sue brattee (ovvero foglie modificate che proteggono i veri e propri fiori) di molti colori.

    Caratteristiche generali
    Con il genere Bougainvillea ci si riferisce anche a piante rampicanti a portamento arbustivo che trovano le loro origini nelle zone tropicali, e in particolar modo dal Brasile e che sono note ed apprezzate come piante ornamentali in tutto il mondo.
    La Bouganvillea ha foglie che si alternano lungo il fusto, ha fiori piccoli che si riuniscono in infiorescenze a pannocchia, ma che fanno scenografia sono le grandi brattee di diverso colore e di consistenza cartacea.

    Consigli per la coltivazione della Bouganville
    La bouganville non richiede particolari attenzioni, si tratta di una pianta piuttosto semplice da coltivare.
    Va rinvasa tutti gli anni al termine dell’inverno, il terreno ideale deve essere composto da terra di brughiera, sabbia e torba.
    Trattandosi di una pianta rampicante occorre utilizzare, per consentire lo sviluppo della pianta, i supporti come graticci, pergolati, pali etc

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    Luce e Temperatura
    Nei climi temperati si può coltivare in piena terra, in una posizione al sole, con un terreno ben drenato di medio impasto.
    Con temperature che scendono sotto i 5°C la coltivazione deve essere fatta in vaso così da riporre la pianta in luoghi riparati durante i periodi più rigidi.

    Annaffiature
    E’ bene mantenere costante l’umidità del terreno nei mesi primaverili ed estivi, durante il resto dell’anno si devono ridurre al minimo le annaffiature.

    Concimazione
    Va concimata una volta alla settimana per tutta l’estate con un concime liquido diluito nell’acqua delle annaffiature. Il concime deve contenere azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il Boro (B), il molibdeno (Mo).

    Potatura
    La potature si effettua alla fine dell’inverno tagliano i rami più gracili della pianta così da rinvigorirla.

    Fioritura
    La bouganville fiorisce, dall’inizio dell’estate alla fine dell’autunno, in epoche diverse, a seconda della specie.
    In realtà quelli considerati i fiori della Bouganvilla, non sono propriamente fiori, ma sono Brattee con funzione vessillare , ossia foglie modificate e colorate che servono per proteggere i fiori, ma anche per attirare gli insetti impollinatori.

    Moltiplicazione
    Si moltiplica per talea. E’ possibile prelevare le talee durante l’estate e durante l’inverno.
    Se si prelevano in estate è preferibile farlo nel mese di agosto e occorre che siano prelevate da rami semimaturi e della lunghezza di circa 7 cm e; Se si prelevano in estate è bene farlo nel mese di gennaio, e le talee, prelevate da rami maturi, possono misurare anche 15 cm.
    Occorre fare un taglio obliquo sotto il nodo con una lama ben affilata e disinfettata. Si sistemano poi le talee o in una composta di torba e sabbia grossolana e si ricopre il contenitore, che va posto all’ombra a circa 18 gradi, con un foglio di plastica trasparente. Quotidianamente si leva la condensa, e all’apparire dei primi germogli, circa 20 giorni dopo, si leva lla plastica e si sistema il contenitore in una zona più luminosa, fino al momento del trapianto nel vaso definitivo quando le piante saranno sufficientemente robuste.

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    Parassiti e malattie
    Se foglie e boccioli fiorali cadono la pianta è collocata in un ambiente è troppo freddo, occorre quindi spostarla.
    Se la pianta non fiorisce occorre verificare se ci si è attenuti alle regole per la coltivazione.
    Se ci sono gli afidi occorre trattare la pianta con antiparassitari specifici.
    Se ha foglie ingiallite, polverose, con leggere ragnatele la pianta potrebbe essere stata attaccata dal ragnetto rosso , occorre correre ai ripari con un antiparassitario specifico per acari facilmente reperibile nei centri di giardinaggio.
    Le macchie brune sulle foglie indicano la presenza di cocciniglie, che si cura usando degli antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.

    Curiosità
    La pianta prende il nome dal navigatore francese Louis Antoine de Bouganville, fu lui a scoprirla durante i suoi viaggi.

    Fonte
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    Il tarassaco, nome scientifico Taraxacum officinale, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae (o Compositae).
    Le sue proprietà salutari sono ben note e può essere considerata una delle medicine naturali più antiche e utili all'uomo. Nella cultura popolare le sono state attribuiti diversi sinonimi, a sottolineare lo stretto rapporto che la lega all'uomo. Ognuno di questi ha un significato particolare. Quello più conosciuto è dente di leone, per via della forma dentata delle sue foglie.
    Viene chiamata anche soffione, per le sue particolari infiorescenze a batuffolo soffiate dal vento.
    Il più curioso è sicuramente piscialetto, ad evidenziare le sue eccezionali proprietà diuretiche.
    Il nome ufficiale, invece, deriva dalla composizione greca tarakè=scompiglio e àkos=rimedio, a sottolineare la capacità di questa pianta di rimettere ordine nell'organismo scombussolato.

    Caratteristiche del tarassaco
    Il tarassaco è una pianta spontanea che cresce ovunque fino a duemila metri di altitudine. Predilige un clima temperato, anche se non ha particolari esigenze di esposizione al sole o di terreno. Essendo una pianta diffusissima allo stato selvatico, quindi di facile raccolta, la sua coltivazione è scarsamente praticata. Considerando l’allungamento dei fusti che portano i fiori, può avere un’altezza variabile dai 10 ai 40 cm.

    La radice e le foglie
    La radice, grossa, fittonante, di colore bruno e rugosa, è la parte del tarassaco ricca di proprietà curative.
    Direttamente dalla radice si sviluppa, a partire dal suolo, l’apparato fogliare. Questo è costituito da una rosetta di foglie basali che hanno cambi molto corti e che dipartono dal terreno.
    Le foglie sono semplici, di colore verde tenue, hanno un margine dentato e sono oblunghe e lanceolate. Si tratta della parte che viene utilizzata in cucina poiché ricche di vitamine e dal caratteristico sapore amarognolo.
    Dalla rosetta delle foglie dipartono diversi fusti, di superficie liscia, consistenza cava e senza ramificazioni. All'apice c’è un capolino da cui nascono i fiori.

    I fiori

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    La fioritura del dente di leone avviene a partire dall'inizio della primavera e dura fino all'autunno. I fiori sono di colore giallo e molto vistosi. Ermafroditi e di una particolare forma detta ligulata, ossia la corolla ha una parte inferiore tubolosa dalla quale si estende un prolungamento composto dai petali, detto ligula. Il tipo d’impollinazione è duplice, prevalentemente entomogama, grazie all'azione degli insetti impollinatori, ma anche anemogama, ossia che avviene grazie al vento. Il tarassaco ha un grande valore anche per le api e la produzione di miele. La pianta fornisce a questi preziosi insetti sia polline che nettare. Dal fiore si sviluppa un achenio, il cosiddetto pappo, ossia un ciuffo di morbidi peli bianchi. Questi peli si staccano con il vento e favoriscono la dispersione del seme. Da qui la rusticità e la grande diffusione della pianta.

    Fonte
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